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Otto e mezzo, Travaglio: "Lutto nazionale? Impazzimento collettivo"

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"Travaglio, il giorno dopo la scomparsa di Berlusconi fa discutere la scelta del governo di proclamare domani una giornata di lutto nazionale": Lilli Gruber ha aperto così la puntata di Otto e mezzo andata in onda questa sera su La7. Netta e secca la risposta del direttore del Fatto Quotidiano, in collegamento con il talk: "C'è ben di più e di peggio, 7 giorni di stop in Parlamento, non è successo nemmeno quando è stato assassinato Aldo Moro, c'è un impazzimento collettivo, stanno dandi i numeri".

 

 

 

In un secondo momento, Travaglio è tornato sugli speciali televisivi che in queste ore stanno ripercorrendo i momenti più importanti e incisivi della vita di Berlusconi: "Si sta cancellando tutta la storia", ha sentenziato il direttore del Fatto. Che poi si è detto d'accordo con il giudizio di Rosy Bindi in merito alla decisione sul lutto nazionale: "Lo proclami per persone in cui tutti gli italiani si identificano, Berlusconi ha spaccato il Paese. Ma di cosa stiamo parlando? E' una cosa che appartiene soltanto al mondo della psichiatria, della follia".

 

 

 

In realtà già ieri, sempre in collegamento con la Gruber, Travaglio ha espresso un giudizio severo su Berlusconi: "Oggi abbiamo assistito a una giornata imbarazzante di beatificazione che ha tralasciato la realtà. Non si può dire il contrario di quello che si diceva quando era vivo. Berlusconi come diceva Montanelli ha incarnato al meglio il peggio degli italiani. Porco è diventato bello, ha esaltato l'evasione fiscale e ha screditato il buon nome della destra civile".

 

 

 

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