Travaglio insulta Berlusconi dopo la morte: "Il porco è diventato bello"
Nel giorno della morte di Silvio Berlusconi, a Otto e Mezzo di Lilli Gruber in onda su La7 tra i numerosi ospiti ecco anche Marco Travaglio, l'uomo che il Cav lo ha combattuto per una vita intera, tra fango, colpi bassi, insulti e ogni tipo di mezzo per colpirlo. E il direttore del Fatto Quotidiano, anche nel momento della dipartita del Cavaliere, non si risparmia. Anzi: l'invettiva contro il leader di Forza Italia è feroce, spietata, a tratti imbarazzante.
"Quando muore una persona si fanno le condoglianze ai parenti dato che non ci si può mettere a dire cose positive, si aspettano i funerali, purtroppo i social e la televisione si mangiano tutti - premette Travaglio -. Oggi abbiamo assistito a una giornata imbarazzante di beatificazione che ha tralasciato la realtà. Non si può dire il contrario di quello che si diceva quando era vivo. Berlusconi come diceva Montanelli ha incarnato al meglio il peggio degli italiani. Porco è diventato bello, ha esaltato l'evasione fiscale e ha screditato il buon nome della destra civile", premette.
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E ancora, con ghigno beffardo, aggiunge: "Dobbiamo dire quel che pensiamo, non possiamo dire di una persona morta il contrario di quel che pensiamo di una persona viva". Per Travaglio, "Berlusconi non ha mai fatto niente per dipingersi come un santino, altrimenti non avrebbe preso un voto. Ha incarnato al meglio il peggio d'Italia, lo votavano perché era simpatico, ma canaglia. E non ha mai fatto niente per smentirlo", rimarca.
"Mafia, frodi fiscale, corruzione - spara ad alzo zero -. Ha sdoganato quei comportamenti: quel che prima facevamo di nascosto, ha proclamato che fosse giusto farlo, il porco è diventato bello. Non nel senso sessuale, nel senso delle cose che non si devono fare: il porco lo ha portato all'ennesima potenza, ha esaltato l'evasione fiscale alla festa della Guardia di Finanza. E ha screditato il nome della destra, prima e dopo: il berlusconismo ha corrotto anche quelle parti di destra che non erano berlusconiane e che oggi sono diventate non più legalitarie", conclude Travaglio un ritratto di Berlusconi che gronda d'odio, pregiudizio e falsità da ogni angolo lo si guardi.
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