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Marco Damilano affondato dal fango russo? Rumors in Rai

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A Viale Mazzini oggi è il giorno dei colloqui dei conduttori Rai con i nuovi direttori dei generi per mettere a punto il palinsesto autunnale: i manager dovranno valutare i vari personaggi televisivi, verificare la disponibilità e concordare con loro cachet e modalità dell’impiego. Vista l'urgenza - manca meno di un mese alla presentazione dei palinsesti - molte trasmissioni verranno confermate, mentre potrebbe cambiare la loro collocazione e conduzione. Come Il cavallo e la torre su Rai3 che ha aperto il "caso Damilano" come lo chiama Antonella Baccaro sul Corriere. Marco Damilano, il conduttore della trasmissione che rischia di saltare, è accusato dalla Lega di aver orchestrato, ai tempi della sua direzione a l’Espresso, lo scandalo dei fondi russi al Carroccio per sfavorire il leader Matteo Salvini alla vigilia delle Europee

 

 

Un lungo articolo della Verità, ha infatti fatto luce su quell'inchiesta e, stando a quanto emerge da una informativa della Guardia di Finanza di Milano, l'avvocato Gianluca Meranda (insieme a Vannucchi e Savoini uno dei tre indagati per la presunta trattativa con faccendieri russi) era in contatto costante con Giovanni Tizian, uno dei giornalisti dell'Espresso che avevano realizzato lo scoop. Da qui il sospetto che tutto fosse orchestrato per tirare in ballo il Carroccio e gettare fango su Salvini. Per questo, in una nota di via Bellerio, viene chiamato in causa proprio Damilano: "Il direttore che aveva consentito la pubblicazione delle trame contro Salvini è stato poi promosso in Rai dalla sinistra. Ci aspettiamo parole inequivocabili anche da parte sua". Forse oggi sarà l'occasione giusta. Chissà cosa dirà Damilano al suo nuovo direttore.

 

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