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Antonello Valentini, messaggi contro Salvini e Meloni: scoppia il caso

Enrico Paoli
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Stare al governo, ma prenderne le distanze via social. E senza nemmeno girarci troppo intorno. Strano ma vero, direte, eppure è tutto terribilmente vero. Anzi documentato. Novembre dello scorso. Il caso è quello del manichino a testa in giù della premier, Giorgia Meloni. Il commento è netto: «Non è così che si batte la destra e si fa opposizione: a Bologna, durante il corteo degli antagonisti, è stato esposto un manichino di Giorgia Meloni a testa in giù. Ho sempre votato per il centro sinistra. Non condivido niente di una certa destra e delle idee di certi personaggi ora al governo del Paese, ma questa non è politica, non è fare opposizione, non significa lavorare per un’alternativa. Questa è solo violenza: inaccettabile e inqualificabile», scrive su Facebook Antonello Valentini, consulente per le strategie dell’informazione del ministro dello Sport e giovani, Andrea Abodi.

 


Valentini, per chi conosce il mondo del calcio, non è un nome qualunque. Prima di approdare al ministero è stato, a lungo, in Federcalcio, prima come capo ufficio stampa e poi come direttore generale. 71 anni, Valentini è giornalista professionista dal 1976 e prima di passare in Figc aveva lavorato anche al Corriere della Sera e alla Rai, dove ha svolto funzioni di conduttore e di telecronista. Mica uno qualunque insomma. Solo che per sport, o per passione, se la prende con il governo e la maggioranza di centrodestra. Prima e dopo essere stato nominato. Ad agosto dello scorso anno, per dire, accusava Giorgia Meloni di «appropriazione indebita di vocabolo»: «Nel suo caso, appropriazione indebita del vocabolo “patriota”, di cui Giorgia Meloni rivendica come un ritornello una sorta di esclusiva culturale e politica», sostiene Valentini, «i maniera del tutto arbitraria e abusiva». «In ogni caso, onorevole Meloni, “giù le mani dalla parola patriota”», chiosava il consulente del ministro Abodi. 

 

Mentre il 15 ottobre se la prendeva con l’attuale presidente della Camera, Lorenzo Fontana. «Per “glorificare” e ripulire l’elezione di Lorenzo Fontana a presidente della Camera si affannano a dichiarare che è a favore del Papa», scrive Valentini su Facebook, «bisogna vedere se il Papa è a favore di Fontana. Di tutto quello che dice e soprattutto di come lo dice: un linguaggio di intolleranza,razzismo,discriminazione, violenza. Occhio alle querele dal Vaticano...». Occhio davvero... A completare il rosario anti governo e critico nei confronti del centrodestra un bell’assalto frontale nei confronti del leader della Lega, Matteo Salvini. «Ventimila euro di bonus governativo a chi si sposa in chiesa:firmato Matteo Salvini. Ma allora è veramente fuori come un balcone», scrive Valentini su Facebook a novembre del 2022, «aspetto con ansia il parere di Giorgia Meloni: di questo passo la fossa gliela scavano i suoi alleati della Lega. P.S. per battutaccia: ma sarebbe retroattivo fino a 45 anni fa ? Ho le foto ... Basilica di San Nicola». E cosi sia...

 

 

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