Maurizio Molinari: "Il titolo sul Pd? Era corretto"
"Nel primo turno il Pd era andato bene, era riuscito a frenare l'onda della destra, andando ai ballottaggi con delle speranze che poi non sono state mantenute": Maurizio Molinari lo ha detto a Myrta Merlino a L'Aria che tira su La7, riferendosi alle ultime amministrative. Il direttore di Repubblica, insomma, si difende così dopo le critiche delle scorse ore, quando sui social ha ripreso a circolare una prima pagina del suo quotidiano, quella dello scorso 16 maggio, il giorno successivo al primo turno delle comunali, che titolava così: "L'onda di destra si è fermata". Già allora, in realtà, il centrodestra aveva trionfato in modo netto. Come tra l'altro aveva riconosciuto anche Massimo Giannini sulla Stampa. Oggi, alla luce dell'esito disastroso dei dem ai ballottaggi, questa prima pagina di Repubblica appare ancor più surreale.
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Ma Molinari, in collegamento con il talk di La7, ha mantenuto la sua posizione: "Il primo titolo era corretto esattamente come quello di oggi che dice "Vento di destra". Basta seguire la cronaca attraverso Repubblica e non attraverso giornali faziosi come quelli che ci attaccano". Parole che hanno fatto saltare dalla sedia anche la Merlino, che ha commentato: "Ammazza, io pensavo volessi rimanere sul fairplay e invece hai voluto rispondere punto per punto...".
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Facendo un'analisi delle ultime elezioni, poi, Molinari ha spiegato: "Il Pd ha subito una sconfitta secca, molto severa. Ha perso in una città che teneva da tempo come Ancona, non è riuscita a riprendere le città in Toscana che erano contese, ha perso a Brindisi dove aveva fatto un'alleanza con i 5Stelle. È uno smacco politico di spessore nazionale che mette in grande difficoltà la nuova segretaria, le impone di accelerare i tempi sul presentare un progetto, delle risposte, delle formule che devono andare oltre le alleanze". Secondo il direttore di Repubblica, "il vero punto è la proposta che il Pd avanza agli elettori, Schlein è stata eletta segretario sull'onda di voti nuovi, probabilmente di giovani, che sui temi nuovi l'hanno preferita a Bonaccini e adesso il punto interrogativo è se questo approccio poi alla fine può servire al Pd oppure no. Non è una domanda da poco e probabilmente arriva prima di quanto lei si aspettasse".
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