Boschi gela la Annunziata: "Ma quale deriva autoritaria?"
Alta tensione negli studi di Mezz'ora in più, dove Maria Elena Boschi non si sottrae alle domande di Lucia Annunziata. E così, più volte incalzata in quello che sembra essere un acceso botta e riposta con la conduttrice di Rai 3, la deputata di Italia Viva zittisce tutti: "Mi auguro che le riforme si facciano. Che si debba rivedere la forma di governo non lo diciamo noi, lo diceva la commissione dei saggi di Letta, era la tesi dell'Ulivo nel '96. Non è una invenzione della Meloni". E ancora, in riferimento alla volontà dell'esecutivo e di Iv di far eleggere il premier ai cittadini: "Non si può accusare di deriva autoritaria ogni volta che un governo vuol cambiare qualcosa. Non credo che tutti gli autorevoli giuristi che lo hanno fatto pensassero di rafforzare l'esecutivo per torsione anti democratica, non possiamo trovarci sempre allo stesso livello. E soprattutto - precisa - non si può avere paura della scelta dei cittadini".
"Non capiamo più un caz***o". Feltri, clamorose parole sull'Annunziata
Per questo la Boschi, assieme a tutto il suo gruppo, propone il cosiddetto "sindaco d'Italia". "La crisi della democrazia - spiega - si combatte ridando voce ai cittadini e per farlo i loro voti devono contare. Italia viva ha proposto a Meloni anche il superamento del bicameralismo partitario per ridare forza al Parlamento, perché su ogni provvedimento una delle due camere ora non ha voce in capitolo, ma se si cambia l'assetto costituzionale si deve rivedere la legge elettorale".
"Ha visto il video della Meloni?: imboscata-Annunziata, Tajani la spegne in un secondo
Un pensiero che ha origini ben più vecchie: "Lo pensavo - conclude - quando ero in maggioranza e lo penso oggi che sono all'opposizione, non cambio idea perché c'è la Meloni a palazzo Chigi. È l'errore della Meloni di dieci anni fa, se le cose che dice le avesse fatte dieci anni fa le cose sarebbero cambiate".