Papa Francesco, il gesto con Meloni che agita Elly Schlein
Non è passata inosservata la grande sintonia tra Papa Francesco e Giorgia Meloni. Entrambi ospiti d'eccezione agli Stati generali della natalità, Pontefice e premier sono più vicini che mai. Lo dimostrerebbe per Marcello Sorgi il lungo applauso del Pontefice al termine dell'intervento del presidente del Consiglio. "Non capita tutti i giorni", sottolinea la firma della Stampa. Così come non capita tutti i giorni che il capo della Santa Sede, nonostante gli acciacchi che lo colpiscono da lungo tempo, attenda il premier in piedi, pronto per stringergli la mano.
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"Chissà - si domanda - cosa avrebbero pensato i vecchi leader democristiani, per tanti anni attenti a dispiegare il loro impegno nello stretto corridoio che intercorre tra il collateralismo e il rischio di integralismo, di fronte a una scena del genere. Frutto, ovviamente, anche della distanza che via via si è creata tra i pontefici non italiani e la politica italiana, da Giovanni Paolo II in poi".
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E non solo della distanza tra loro, perché - prosegue Sorgi - "oggi è un dato di fatto che il Papa si riconosce in pieno nell’impostazione dell’attuale governo sui temi della famiglia e della natalità, mentre quella del centrosinistra, sugli stessi punti - non ad esempio, per ciò che riguarda l’immigrazione, che il Papa non a caso ha sottolineato - rappresenta esattamente l’opposto". Non a caso "è sempre per questo che i cattolici all’interno del Pd continuano a esprimere disagio per la svolta impressa da Schlein in fatto di diritti". Dai figli alle coppie omosessuali, fino all'utero in affitto.