Giorgio Gori, la figlia Benedetta: "Mai avuto il coraggio di farmi arrestare"
Benedetta Gori, 26 anni, figlia della giornalista Cristina Parodi e del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, del Pd, vive a Londra ed è dottoranda e ricercatrice di Etnobotanica tra l'Università di Cagliari e il Royal Botanic Gardens. Ed è una attivista - anche se a lei non piace definirsi così - di Extinction Rebellion, il movimento ambientalista che ha dato il via alle diverse manifestazioni per sensibilizzare i governi sul tema del cambiamento climatico. Suo padre il sindaco ha detto di "non condividere quel modo di fare attivismo", perché seppur "non violento, talvolta imbratta i monumenti e porta le persone alle manifestazioni con l'obiettivo di farsi arrestare per provocare clamore". Ora Benedetta, in una intervista a La Stampa, chiarisce che hanno "idee diverse ma ci servono per arricchirci. Per esempio, quando parliamo di decarbonizzazione, papà mi aiuta a comprendere che è giusto tendere a quell'obiettivo ma che una decarbonizzazione troppo rapida potrebbe provocare squilibri sociali e contenere il contraccolpo potrebbe essere difficile".
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Da parte sua lei gli mostra "il punto di vista di quelli della mia generazione, che con la sensibilità per l'ambiente ci sono nati. Gli spiego quali sono le istanze dei giovani. Ogni tanto le discussioni ci sono ma sono sempre costruttive". Nessuna sfuriata, credo che confrontarsi con chi ha idee diverse sia sempre utile. Per di più, mio padre ha dalla sua l'esperienza politica che a me manca - se non quella da cittadina - che serve per guardare le cose da altri punti di vista e fare una sintesi", prosegue Benedetta Gori.
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"Ho sempre provato stima per chi, tra i miei amici a Londra andava alle manifestazioni, si faceva arrestare e rischiava. Io", confessa, "non ho mai avuto questo coraggio. Ora che Extinction Rebellion nel Regno Unito ha optato per una strategia diversa, ho deciso di impegnarmi. Anche se non mi piace definirmi 'attivista' nel senso comune del termine. Io sono una ricercatrice e divulgatrice che si è avvicinata alla battaglia ambientale perché ne sentiva l'esigenza". E conclude: "Credo che la figura di Elly Schlein possa essere il punto di riferimento per alcune battaglie come quella della giustizia climatica. Nel suo programma c'è e mi sembra determinata sul punto. Ma per dare un giudizio è troppo presto".