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DiMartedì, Carlo Rossella la spara: "Meloni, continuità con Mussolini"

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"Non mi sono ancora accorto del governo Meloni nella parte positiva, mi sto accorgendo invece di cose negative sia di lei sia della sua compagine": questo il giudizio di Carlo Rossella, ieri ospite di Giovanni Floris a DiMartedì su La7. "Mi sembra sia una compagnia non certo frequentabile, il giro meloniano è un giro che non mi interessa frequentare - ha poi aggiunto il giornalista -. Non mi piacciono le idee, il modo con cui si presentano, con cui parlano e ti guardano, anche dalla tv".

 

 

 

"La sua è una critica estetica o politica?", gli ha chiesto allora il conduttore. E lui: "È una cultura politica che non mi piace, che puzza di una ideologia di tanti anni fa. Nel 1922 è andato al potere lui e nel 2022 è andata al potere lei, c'è continuità di idee, espressione e slogan tra Mussolini e Meloni". "Mi fa degli esempi?", lo ha incalzato Floris. "Dentro la Meloni c'è una componente di fascismo, che è l'autoritarismo, il non voler capire gli altri, essere distante dal popolo, lontana", ha spiegato Rossella.

L'intervento di Carlo Rossella a DiMartedì

 

 

 

Secondo l'ospite del talk di La7, la premier "pensa di essere vicina al popolo, ma non lo è. Sono vicini al popolo altri personaggi della politica italiana come Berlusconi, Prodi, Rutelli. Tra popolo e populismo c'è un abisso e il populismo non piace al popolo. Chi è vissuto in piccoli paesi come me sa come si sta vicino al popolo".
 

 

 

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