Antonella Viola spara ancora: "Il vino provoca tumori. Digiuno? Per 16 ore..."
Torna a tuonare contro il vino, Antonella Viola. L'immunologa già qualche settimana fa aveva fatto infuriare il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, mezzo parlamento e tutta la filiera italiana con la sua condanna definitiva al bicchiere di rosso (o di bianco). Una posizione confermata dal suo ultimo libro La via dell’equilibrio. Scienza dell’invecchiamento e della longevità (Feltrinelli, 170 pagine).
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La professoressa di Patologia Generale a Scienze Biomediche all’Università di Padova, diventata una presenza fissa in tv durante la pandemia Covid, intervistata dal Corriere della Sera, mette subito in chiaro: "Dire che un paio di bicchieri di vino al giorno non fanno male è falso e pericoloso". Questo perché, prosegue, "l’etanolo, l’alcol che si utilizza in tutti i tipi di bevande alcoliche, è cancerogeno" con un rischio per le donne maggiore rispetto agli uomini. "Uno studio inglese ha calcolato che su 1000 donne e 1000 uomini che consumano in media una bottiglia di vino a settimana, 14 donne e 10 uomini svilupperanno un tumore a causa dell’alcol... Non a caso, già nel 1988 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro e l’Organizzazione mondiale della sanità hanno inserito l’etanolo nella lista dei carcinogeni di primo livello".
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Quando il discorso sull'invecchiamento si sposta sul piano personale, la Viola dà una dritta ai suoi lettori: "Da un paio di anni ho iniziato a inserire nella mia routine alimentare ore di digiuno. Dapprima 16 – e questa è diventata un’abitudine che seguo almeno 4 giorni a settimana – per poi allungare ogni tanto a 20 o 24". Molti esperti storceranno il naso, visto che il digiuno a intermittenza provoca effetti collaterali come cattivo umore, ansia, irritabilità, mal di testa e disturbi del sonno.
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