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Giorgia Meloni, "dedico il 25 Aprile a Paola Del Din"

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Una dedica speciale, quella di Giorgia Meloni per il 25 Aprile, che immaginiamo farà andare di traverso la festa della Liberazione a quella parte della sinistra, una larga fetta, che considera questa data una occasione per escludere gli avversari dalla piazza della politica. "Stiamo dalla parte della libertà e della democrazia, senza se e senza ma, e questo è il modo migliore per attualizzare il messaggio del 25 Aprile - scrive la premier e leader di Fratelli d'Italia in una lettera al Corriere della Sera, dicendo no a ogni forma di nostalgia per il passato -. Perché con l'invasione russa dell'Ucraina la nostra libertà è tornata concretamente in pericolo. È, questa, una convinzione che ho rafforzato grazie all'incontro con una donna straordinaria, Paola Del Din".

 

 



Nome che rientra nel Pantheon della lotta partigiana, ma che a sinistra non è mai circolato troppo. Semplicemente, perché non fa parte della "mitologia" dell'antifascismo rosso. "Durante la Resistenza combatteva con le Brigate Osoppo, le formazioni di ispirazione laica, socialista, monarchica e cattolica. Fu la prima donna italiana a paracadutarsi in tempo di guerra. Il suo coraggio le è valso una Medaglia d'oro al valor militare, che ancora oggi, quasi settant'anni dopo averla ricevuta, sfoggia sul petto con commovente orgoglio. Della Resistenza dice: 'Il tempo ci ha ribattezzati partigiani, ma noi eravamo patrioti, io lo sono sempre stata e lo sono ancora'".

 

 

 



Nell'Italia repubblicana, ricorda ancora Meloni, "è stata insegnante di Lettere e, nonostante i suoi quasi cento anni, continua ad accettare gli inviti a parlare nelle scuole di Italia e del valore della Libertà. Dedico questo giorno a lei, madre di quattro figli e nonna di altrettanti nipoti, ma anche, idealmente, di tutti gli italiani che antepongono l'amore per la propria Patria a ogni contrapposizione ideologica". 

 

 

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