DiMartedì, Pietro Orlandi su Wojtyla: i 28 nomi (e quella visita del Papa)
Giovanni Floris ospita Pietro Orlandi. Il fratello di Emanuela torna sul mistero della scomparsa della giovane, sparita dalla città del Vaticano il 22 giugno 1983. E così, nella puntata in onda il 18 aprile su La7, Orlandi ripercorre i primi giorni della sparizione. "Inizialmente la pista del terrorismo internazionale era l'unica che seguivamo. Sei mesi dopo la scomparsa di Emanuela, Papa Wojtyla venne a casa e ci disse che era un caso di terrorismo internazionale. Poi nel '97, con la chiusura della prima indagine, venne dichiarato che non c'erano prove a sufficienza. Ma io non ho mai escluso alcuna pista".
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E allora - domanda il conduttore - perché scegliere sua sorella? "Quello che ci dissero i presunti rapinatori è che lei era una cittadina vaticana, eravamo poche famiglie, sette, quindi per anni abbiamo seguito quella pista". Intanto Orlandi si dice dispiaciuto per la polemica nata dopo le sue dichiarazioni su Giovanni Paolo II. Sempre a Dimartedì su La7, Pietro aveva affermato che Wojtyla "la sera usciva con due monsignori polacchi", aggiungendo: "non penso per benedire le case".
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"Io - è tornato a parlare - quando ho sentito i giornali accusarmi in qualche modo, nonostante non avessi fatto i nomi, pensavo che si riferissero a quelli che avevo fato nel memoriale rilasciato in Vaticano. E invece volevano sapere chi era la persona che diceva che Giovanni Paolo II usciva la sera". E ancora: "Sono disponibilissimo ad andare da Diddi a chiarire questa situazione. Anche perché sono dichiarazioni che non riguardano l’inchiesta su Emanuela, riguardano un’altra cosa. Per questo non ho fatto i nomi delle persone coinvolte. Ma io quando vuole sono disponibile con Diddi per chiarire". Proprio tra lui e Diddi, promotore di Giustizia del Vaticano, c'è stato un recente incontro: "Quelle 8 ore - ammette Orlandi - non mi sono pesate, sarei rimasto anche di più perché dopo tantissimi anni aveva l'occasione di raccontare quello che avrei voluto raccontare tanto tempo prima. Ho sviscerato ogni situazione, abbiamo dato 28 nomi tra le persone a conoscenza di alcuni fatti. Ho fatto i nomi delle persone vicine al Papa".
Qui l'intervento di Orlandi a DiMartedì