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Corrado Formigli, Storace a valanga: "Rosica e fa gnegnè, che faccia tosta"

Francesco Storace
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Nessuno tolga la parola a Corrado Formigli. Ma lui non si accontenta, perché non si rassegna a parlare da solo e fa gnegnè. Già, perché l’ultima di Formigli è in un video, pomposamente chiamato editoriale, in cui frigna sulle assenze di Fdi e Lega da Piazza pulita. Vuole la coscrizione televisiva, l’accettazione delle sue contumelie, il sacrificio digitale. Ma chi ha detto che bisogna fare quello che pretende il più permaloso di tutti ...

Anche se va detto che è stato spettacolare giovedì sera: «Per rispetto verso chi ci guarda, vorremmo chiedere a Meloni e Salvini le ragioni per le quali nessun esponente di Fdi e Lega accetti di partecipare a Piazza pulita. Un tempo questa mancanza di rispetto verso i telespettatori suscitava qualche discussione. Oggi no». E ha aggiunto: «Qualcuno dirà che Formigli rosica». Esatto. E ha smoccolato parlando di boicottaggio. Stabilendo così un curioso obbligo alla presenza nel suo salotto a beccarsi tutte le sue balle. E vede «il sapore di una ritorsione verso un programma che esprime una linea critica». Quindi, devo venire ad ascoltare le tue critiche, caro compagno. Poi, visto che da te è impossibile replicare – come sanno tutti – se proprio ho voglia me le ascolto da solo. E solo questa potrebbe essere la risposta alla sua pretesa.

Si lamenta, Formigli, e finge di non sapere perché. Anche i grillini, al loro esordio in politica, fecero quella scelta ma ci fu un po’ di polemica e poi fatti loro. Ed è inutile chiamare in causa il pluralismo, che semmai è un dovere di chi conduce una trasmissione e non dell’ospite-vittima designato. Dovrebbe ancora esistere possibilità di scegliere con chi parlare, non c’è un obbligo a farlo.

Abbiamo chiesto che cosa pensano della sparata di Formigli a Lega e Fdi. E fonti di via Bellerio affermano che «semplicemente non prendiamo in considerazione Formigli. Pur essendo frequentatori di talk ruvidi, ad esempio dalla Gruber (primo appuntamento tv di Salvini perla campagna elettorale delle regionali in Lombardia e Lazio) o da Annunziata o Berlinguer, facciamo altre scelte e non riteniamo che la salute della democrazia del Paese si misuri dal numero di interviste concesse a Formigli»... C’è una logica nel ragionamento leghista, perché l’Italia è diventato quel Paese in cui puoi parlare malissimo in tv di una parte politica e lamentarti se questa parte politica non vuole venire ad essere offesa pubblicamente. Ma Formigli lo pretende.

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