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PiazzaPulita, sfregio-Giannini: "Bruno Vespa non lo possiamo accettare"

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"Ovunque il potere mal sopporta forme di controllo democratico". Risponde così Massimo Giannini alla domanda di Corrado Formigli. Il conduttore di La7, durante la puntata di giovedì 13 aprile di PiazzaPulita, ha chiesto al collega che "boicottare i programmi critici" è un vizio di tutti i partiti, "ma con la Meloni la musica non cambia?". Il riferimento è alle trasmissioni tv, in quella che sembra una vera e propria frecciata. Spesso Formigli e PiazzaPulita sono finiti nel mirino di Fratelli d'Italia e per Giorgia Meloni in quanto politicamente schierati.

 

 

"Ogni giorno, e fai bene a sottolineare il pericolo - riprende la parola Giannini -, si vede crescere una certa insofferenza verso tutto ciò che rappresenta l'informazione. Nessuno immagina forme di dittatura, ma questa classe politica in particolare è lontana dall'imparare a rendere conto". "Noi siamo critici - rincara la dose Formigli -, ma siamo pronti a ospitare anche pensieri diversi".

 

 

Ma non finisce qui: "Non possiamo accettare - prosegue Giannini - che l'informazione siano giusto i cinque minuti di Bruno Vespa". Poi il direttore de La Stampa si sofferma sul futuro di Forza Italia: "La Meloni è l'unica che riesce a prendere in mano l'eredità di un partito che senza di lui non esiste più". A maggior ragione se, come confermano i sondaggi, la leader di Fratelli d'Italia piace e non poco. "In questi anni le abbiamo provate tutte. Alla fine questi hanno vinto le elezioni, gli elettori avranno pensato 'proviamo pure questi'. Alla fine la Meloni è carismatica e determinata".

 

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