Sgarbi, colpo di mano ai piani alti: "Ho incaricato i miei uffici di farlo"
Ha fatto il giro dell'Italia la notizia della sospensione di Marisa Francescangeli. Lei, maestra di Oristano, è stata sospesa con riduzione di stipendio per aver fatto recitare l’Ave Maria e altre preghiere ai suoi alunni nei giorni prima di Natale. Oltre all’assessore all’Istruzione della Regione Sicilia Mimmo Turano, a scagliarsi contro il provvedimento ci pensa Vittorio Sgarbi. Il sottosegretario alla Cultura ha prima chiesto al ministro Giuseppe Valditara di revocare la sospensione e il dimezzamento dello stipendio.
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Poi ha pubblicato uno sfogo sui social: "È assurdo quanto accaduto – ha detto Sgarbi – alla luce delle precisazioni della maestra che non ha imposto un bel nulla ma semplicemente assecondato le richieste dei suoi alunni. Questa sospensione è un affronto alla nostra cultura cristiana, alle nostre tradizioni, alla nostra storia che è legata indissolubilmente al Cristianesimo. Sono certo che io ministro vorrà fare giustizia di questo abuso".
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Da qui l'iniziativa: "Ho incaricato i miei uffici d’invitare a Roma la maestra nella sede del ministero della Cultura. Altro che sospenderla, le daremo il giusto riconoscimento". Insomma, Sgarbi non intende lasciar perdere il misfatto. Dello stesso parere, appunto, Turano: "È incredibile quanto succede in Italia – aveva affermato – la maestra che conosce Matteo Messina Denaro viene sospesa per dieci giorni, mentre una maestra che fa recitare le preghiere in classe viene sospesa per venti 20. Che senso ha? Io la prendo come consulente".