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L'Aria che tira, Sgarbi su Berlusconi: "Tutti attorno al suo letto, ecco perché"

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"Il cittadino lo ama come si ama Mastroianni o Tarantino": Vittorio Sgarbi, in collegamento con Myrta Merlino a L'Aria che tira su La7, ha parlato di Silvio Berlusconi, ricoverato da mercoledì 5 aprile al San Raffaele di Milano per un'infezione polmonare aggravata dalla leucemia cronica, scoperta oltre un anno fa. Il critico d'arte e sottosegretario alla Cultura, poi, ha continuato: "I giornalisti, che sono quelli che lo hanno aggredito nel modo più infame, oggi secondo me non lo guardano con quella crudeltà di giudizio. Mi trovo tutti i giorni a parlare con persone che lo rimpiangono benché vivo perché bene o male ne intendono l'aspetto umano più che politico".

 

 

 

Sgarbi ha fatto anche un paragone: "Andreotti, quando era sul punto di morire, non ha scatenato questo affetto come il Papa". Diversa la situazione oggi, con il leader di Forza Italia, secondo il critico d'arte: "Tutti gli italiani sono attorno al suo letto, come quando muore un parente". E in effetti è così. Il Cav sta ricevendo molto affetto da ogni parte d'Italia. Un giovane ha addirittura attraversato il Paese pur di sostenere da vicino Berlusconi. Si tratta di Marco Macrì, che ha raggiunto Milano partendo dalla provincia di Lecce. 

Vittorio Sgarbi a L'Aria che tira, il video

 

 

 

Proprio oggi, alle nove del mattino, Macrì si è presentato fuori dall'ospedale San Raffaele di Milano. "Voglio manifestare la mia vicinanza e il mio affetto a Silvio, non al presidente, ma a Silvio, che è un amico", ha detto il 31enne. Che con sé ha portato un grande striscione con su scritto: "Forza Silvio, il Salento è con te".

 

 

 

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