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Bocchino contro Raimo: "Non conosci la tragica regola della rappresaglia"

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Christian Raimo cavalca l'onda della polemica. Ospite di PiazzaPulita nella puntata in onda su La7 giovedì 30 marzo, lo scrittore contesta le parole di Giorgia Meloni in occasione del 79esimo anniversario dell’eccidio della Fosse ardeatine. Quel giorno il presidente del Consiglio ha detto che le vittime "sono state trucidate perché italiane". Apriti cielo. "Io ho stampato la lista di quei morti", dice Raimo sventolando il foglio e leggendo i nomi.

 

 

E ancora, nello studio di Corrado Formigli: "Non c’è una sola persona uccisa perché italiana, sono tutte persone che vengono uccise perché antifasciste, non so se avete un problema di logopedia a pronunciare questa cosa. Sono le persone che hanno fondato il vivere civile, sono le persone che mi commuovo a citare una per una. Che cosa vuol dire sono italiani? Sono esseri umani". A quel punto Italo Bocchino si mette le mani sul volto. "Io mi commuovo a leggere questi nomi", prosegue Raimo con Bocchino che interviene: "Ci commuoviamo. Tu non conosci la tragica regola della rappresaglia".

 

 

Ma il professore non ci sta: "La conosco benissimo, ho un dottorato in Storia contemporanea". Finita qui? Niente affatto. Bocchino perde le staffe: "Insegni storia contemporanea ma non hai studiato bene quel pezzo". La bufera, dopo le frasi del premier, è stata lunga tanto che la stessa Meloni ha dovuto precisare: "Li ho definiti italiani. Che vuol dire che gli antifascisti non sono italiani? Mi pare che sia onnicomprensivo storicamente".

 

 

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