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Papa Francesco, lo pneumologo: "Più a rischio, cosa rivelano le notizie"

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Papa Francesco è ancora ricoverato al Gemelli di Roma. Eppure, tengono a precisare i medici che lo hanno in cura, le condizioni sono in miglioramento. Il Pontefice è in ospedale da qualche giorno a causa di un'infezione respiratoria. Non una passeggiata, a maggior ragione in un paziente anziano. Venerino Poletti, professore all’Alma Mater di Bologna e direttore di Pneumologia all’ospedale Morgagni di Forlì, spiega che in caso di insufficienza respiratoria dovuta a polmonite, "il cuore è il primo organo a risentirne".

 

 

Ma - è l'auspicio sulle colonne del Corriere della Sera - "mi auguro non riguardi il Pontefice. È normale che una persona di oltre 80 anni abbia bisogno di essere seguita in ospedale quando va incontro a problemi del genere". Bergoglio ha però un precedente: a soli 21 anni è stato sottoposto a una recisione del lobo polmonare. "Chi ha avuto un intervento è più a rischio - aggiunge per questo lo pneumologo -, ha meno riserve. La superficie di tessuto polmonare funzionante, con il quale far fronte alla respirazione, è minore se è in atto un’infezione, come sembra di capire dalle poche notizie. Non ho fonti dirette". Anche l'età non giova. Negli anziani le infezioni respiratorie sono più frequenti "e dipendono da batteri o virus inalati o aspirati nei polmoni per via alimentare".

 

 

Intanto tutti attendono il ritorno del Santo Padre. "Senza il Papa sentiamo il vuoto in Vaticano - conferma il cardinale polacco Konrad Krajewski - Mi manca tanto, umanamente e come nostro Pastore. È come quando il padre è fuori casa e i figli patiscono. In questi giorni pensiamo tanto al Santo Padre al Gemelli, con un po' di preoccupazione ma con grande fiducia in un suo ritorno a breve. E una moltitudine di persone da tutto il mondo, a cominciare dai poveri di Roma e dai bisognosi che lui cerca sempre di aiutare, sta manifestando l'immenso amore che prova per lui".

 

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