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Otto e mezzo, Travaglio contro il governo: "Legalizzazione di Tangentopoli"

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"Non hanno sburocratizzato, hanno smantellato il sistema dei controlli": Marco Travaglio, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, ha commentato così il nuovo codice degli appalti pubblici, che ieri è diventato legge. Il direttore del Fatto Quotidiano ha espresso parecchie perplessità e non ha risparmiato critiche pesanti: "Lo dice l'Anac, il 98% dei lavori pubblici sarà affidato senza gara, il che vuol dire - mentre smantellano anche il reato di abuso d'ufficio - che si tratta praticamente della legalizzazione di Tangentopoli". E ancora: "Se non c'è la gara il prezzo non lo fa lo Stato, lo Stato ci rimette un sacco di soldi, è un ritorno indietro di 50 anni".

 

 

 

Tra gli argomenti al centro del dibattito anche il reddito di cittadinanza, che presto verrà eliminato del tutto. A tal proposito Travaglio ha detto: "Bisognerebbe toglierlo nel momento in cui fosse stata escogitata l'alternativa, invece questi lo tolgono senza dare un'alternativa, quindi alle persone disoccupate e a quelli che lavorano con un salario da fame, visto che sono in età da lavoro, verrà tolto tutto".

 

 

 

Le critiche contro il governo poi continuano: "Hanno tagliato gli aiuti alle bollette che ricominceranno a salire, a me sembra che si stiano occupando soprattutto di non disturbare gli evasori fiscali e quelli che vogliono truccare gli appalti". Sulla questione si è espresso anche Massimo Cacciari, pure lui ospite del talk: "Il problema è che non si inquadra la questione, è un paese dove da 20 anni si sta smantellando il welfare, dove si massacra il diritto di studio, dove la sanità è sempre più di classe, cosa scopriamo? Ora l'unica cosa che speriamo faccia il governo Meloni è realizzare o avviare la realizzazione del Pnrr, perché senza di quello... siamo al 10% dei progetti definitivamente approvati".

 

 

 

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