Furio Colombo insulta Meloni: "Tristezza immensa, roba parafascista"
Livore a gogo. Quando si parla di Giorgia Meloni, Furio Colombo si scalda. Accade a L'Aria Che Tira, dove Myrta Merlino apre la puntata di mercoledì 29 marzo con immagini sconvolgenti: il recupero del corpo di un migrante in mare. Chiamato a commentare la vicenda, l'ex parlamentare già direttore de l'Unità se la prende con il presidente del Consiglio: "Nello stesso giorno e nelle stesse ore in cui Giorgia Meloni faceva da pilota su un caccia F-35 a Roma davanti a classi di bambini organizzate per gridare il suo nome" veniva trovato un altro corpo di una persona dispersa in mare.
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"I bambini gridavano 'Giorgia Meloni, Giorgia Meloni!', una cosa di una tristezza immensa, perché non è solo una sciocchezza parafascista. Intanto non si riusciva a portare a riva il corpo di una persona morente", arriva a dire mentre la conduttrice è costretta a intervenire: "Ma erano i 100 anni dell'Aeronautica militare...". Per Colombo si doveva fermare tutto: "Pochi giorni prima c'erano i bambini morti, sono cose di una grande gravità", continua l'ex parlamentare.
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Ma l'invettiva non finisce qui. Colombo cita quella da lui definita "la gaffe più grande", ossia quando parlando delle Fosse Ardeatine "ha detto che i 400 morti sono dovuti al fatto che erano italiani. È talmente inaccettabile, grossolano e deliberatamente nemico dell'antifascismo che fa rabbrividire. Fa rabbrividire che una persona così ha in mano il destino dell'Italia". La stessa persona - conclude tra lo sgomento dei presenti - che "aveva promesso che con il suo tocco e il suo intervento avremmo vissuto un periodo armonico, organizzato e intensamente armonioso dove finalmente c'era una unità".