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DiMartedì, Santoro: "Presto un massacro", la profezia sulla strage

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Migliaia di soldati ucraini in vista della "controffensiva di primavera" - che nelle intenzioni di Kiev e degli Stati Uniti permetterebbe agli ucraini di riconquistare il territorio perduto - si stanno addestrando a in tattiche militari Nato e all'utilizzo di mezzi e armi occidentali. Tra queste anche quelle che fanno esplodere proiettili perforanti con punte di uranio impoverito. La cosa, che ha provocato l'ira di Plutin, fa inorridire Michele Santoro che, intervistato da Giovanni Floris a di Martedì (La7), lancia l'allarme. "Fra poco ci sarà un massacro in Europa e noi siamo fermi", ha tuonato in diretta il giornalista che ha puntato l'indice contro la stampa italiana (salva solo il Fatto Quotidiano). "Noi sappiamo quello che fa l'uranio dal 1943 e sappiamo quello che fa l'uranio impoverito dal 1991", ha puntualizzato Santoro spiegando che "se andiamo a spargere sull'Ucraina i proiettili che gli inglesi stanno vedendo scadere nei loro depositi, creeremo non solo dei danni ai soldati, non solo ammazzeremmo persone ma inquineremo il grano. L'Ucraina è granaio del mondo: inquineremo le falde acquifere dell'Ucraina e dunque quello che mangiamo".  

 

 

Santoro se la prende con il centro destra, ma anche del centrosinistra. "Tutto questo non ha avuto reazioni", ha tuonato a di Martedì. "Non c'è stato nessuno nel governo che ha detto agli inglesi di lasciare da parte l'uranio impoverito. Non è venuta fuori alcuna voce anche dall'opposizione tranne quelli che sono contro l'invio delle armi, che poi sono una pattuglia sparuta, perché bisogna armare". La ricetta di Michele Santoro è quella di aiutare gli ucraini in tutti i modi possibili e immaginabili dicendo anche agli americani: non contate su di noi per quanto riguarda le armi. E questo, secondo lui ci darebbe un potenziale enorme sul piano mondiale di essere una forza d'interposizione.

 

 

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