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Furio Colombo, odio contro Meloni: "Come Dio, vuole i bimbi in prigione"

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Furio Colombo ormai va oltre. Pur di attaccare il premier Giorgia Meloni sulle colonne di Repubblica si avventura in un paragone vergognoso (non c'è altro modo per definirlo) tra il presidente del Consiglio e Dio. Colombo parla della Creazione e lo riassumendo le cose fatte da questo governo sin dal momento dell'insediamento. "Il primo giorno colmo di nuove regole e leggi sul come fare le Ong che salvano le persone. D’ora in poi il “porto sicuro” dove la nave stremata e carica di persone (adulti e bambini) appena strappati alla morte, è autorizzata a sbarcare, è almeno 1500 miglia marine lontana dal punto in cui è avvenuto il soccorso. Il secondo giorno i cittadini devono imparare che non ti devi occupare di tuo fratello, che stava per morire in mare ed è stato salvato da barche private per ragioni d’affari (non c’era traccia di disponibilità di Guardiacoste o di Marina militare) per invadere a nome di potenti organizzazioni internazionali, ora guidate da Soros, ora da devoti cristiani americani che cercano di impedire (non gratuitamente) la contaminazione della razza", scrive Colombo. Il tutto ovviamente dimenticando che i flussi migratori e soprattutto gli affari degli scafisti sono una cosa seria che non si può certo ridurre a qualche pagina di una Bibbia apocrifa firmata Colombo.

"Nel terzo giorno il creatore Meloni si occupa dei bambini. I loro genitori devono imparare che non si portano i figli allo sbaraglio nel mare in tempesta e che, qualsiasi cose sgradevoli accadano a casa, il dovere del migrante è di non partire. Altrimenti crea problemi insolubili sia a chi — per ragione di rispetto alle frontiere — non li vuole salvare, sia a chi li salverebbe volentieri se non fossero troppi e non sapesse a chi darli", prosegue Colombo. C'è spazio anche per la "misericordia" per gli scafisti: "Il quarto giorno della creazione di Meloni è il giorno delle punizioni. Come nel libro delle punizioni di Dio, il libro delle punizioni di Meloni non porta prove, porta accuse che non si cancellano. Per esempio gli scafisti, che pure vengono imbottiti di cifre enormi per ogni imbarco, salpano come tutti sulla barca in pericolo e, come tutti, se accade, muoiono in mare. Con loro muore un mistero. Chi sono, muoiono per chi? Il loro è un sacrificio o un dovere?".

 

 

Ma l'affondo vero e proprio arriva adesso: "Una cosa che Meloni vuole con fermezza assoluta sono i bambini in prigione. È accaduto così: gruppi di giovani della destra si sono sparsi sulla metropolitana di Milano per fotografare e poi arrestare giovani ragazze incinte di etnia rom, che avevano ancora in mano la refurtiva. Per fargliela mollare, mostravano i film educativi sponsorizzati dal nuovo governo, bastavano un po’ di botte. Poi subentravano i carabinieri che provvedevano a “tradurre in carcere le bambine” con il loro carico di figli che stanno per nascere e nasceranno in carcere, figli di ladre. E allora? Il respiro della destra rapace si espande sull’Italia e la rende peggiore giorno anche perché non trascura la continua propaganda". Insomma la Meloni vuole i bimbi in prigione, almeno secondo Colombo. Forse a questo delirio non conviene aggiungere nulla...

 

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