L'aria che tira, Senaldi: "Perché Meloni spaventa Macron"
Un lungo faccia a faccia, quello che si è tenuto a Bruxelles tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron. Il disgelo tra i due leader dopo i duri scontri dei mesi scorsi. E sull'incontro si ragiona anche a L'aria che tira, il programma di approfondimento del mattino in onda su La7, dove alcuni osservatori insistono sulla "peculiarità" del fatto che Meloni parli con Macron e, contemporaneamente, abbia un proficuo dialogo con Polonia ed Ungheria.
A dire la sua anche Pietro Senaldi, il quale rintuzza le osservazioni: "Io credo che la Meloni abbia sempre avuto ottimi rapporti col premier polacco, non si vede perché specie ora che la Polonia con la guerra in Ucraina assumerà un ruolo sempre più importante, dovrebbe rinunciare a questo rapporto preferenziale", rimarca il condirettore di Libero.
E ancora: "Lei ha un rapporto di forza con i Paesi dell'est e questo non le impedisce di dialogare con Macron. Non penso che abbia cambiato strategia, io penso che la sua strategia sia sempre la stessa. Forse ha più interesse Macron a far vedere ai francesi, che in questo momento non lo amano più di tanto, che può dialogare con la Meloni".
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Secondo Senaldi "il punto è che la Meloni sta dimostrando all'Europa che la destra può governare, e questo spaventa soprattutto Macron, perché la sua competitor è Le Pen. Se Macron fa vedere di avere buoni rapporti con la Meloni, alla fine, dimostra di essere compatibile con Meloni e le destre. Se dimostra di essere incompatibile con le destre, che però dimostrano di poter governare senza che accada l'apocalisse, allora non va bene", conclude Pietro Senaldi
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