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Schlein, l'affondo di Sorgi: "Non lo ammetterà mai, ma è fuggita"

 Marcello Sorgi

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Marcello Sorgi rivela un retroscena clamoroso sull'incontro di Elly Schlein con i socialisti europei a Bruxelles, incontro che in realtà la segretaria dem avrebbe usato come scusa per scappare dai compagni. Ma facciamo un passo indietro. Secondo gli ultimi sondaggi, "in sole quattro settimane dall'inizio della sua segreteria Elly Schlein avrebbe recuperato oltre un milione e ottocentomila voti e quasi cinque punti in percentuale, dal 15 al 20%. Parallelamente, Fratelli d'Italia, il partito della premier Giorgia Meloni sarebbe oltre il 30%".

 

 

La sensazione, prosegue il giornalista nel suo editoriale su La Stampa, è "che il quadro politico si vada concentrando sulle due figure femminili che la scorsa settimana si sono affrontate in Parlamento". E, aggiunge Sorgi, "potrebbe perfino essere - anche se lei non lo ammetterà mai - che Schlein abbia evitato di partecipare al dibattito sulla guerra in Ucraina mercoledì alla Camera perché, data la posizione del Pd favorevole a nuovi invii di armi" all'Ucraina, "non le avrebbe offerto occasione di contrapporsi nuovamente alla presidente del consiglio, costringendola perdipiù a fare da bersaglio al leader del Movimento 5 stelle Conte, unico, con la sinistra radicale, a schierarsi apertamente contro il sostegno alla linea atlantista". 

 

 

Cosi, la segretaria del Pd, "quando i capicorrente del suo partito cominciavano a stringerla per definire la spartizione delle cariche interne e parlamentari, ha pensato bene di imbarcarsi su un aereo che l'ha portata a Bruxelles, per l'incontro dei leader socialisti europei". Soltanto delle "scuse, ha mormorato più di uno dei suoi compagni e amici che l'aspettava al varco", rivela Sorgi. "Senza capire che presto o tardi dovranno cominciare ad abituarsi al metodo della nuova leader, che non ha voglia di lasciarsi coinvolgere nelle eterne cattive abitudini del suo partito", conclude.

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