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Bill Gates, la profezia: "Il mondo deve prepararsi..."

 Bill Gates

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Bill Gates, in un articolo pubblicato sul New York Times e ripreso da La Repubblica, mette in guardia la comunità internazionale sul rischio di una nuova pandemia e sulle misure da mettere in campo da ora per affrontarla tempestivamente. "Dobbiamo prepararci a combattere l’insorgere delle malattie proprio come ci prepariamo a combattere gli incendi. Se si lascia che divampi e vada fuori controllo, un incendio rappresenterà un pericolo non soltanto per una casa, ma per una comunità intera. Lo stesso vale per le malattie infettive, tranne che queste possono espandersi su una scala di gran lunga più grande. Come abbiamo imparato fin troppo bene dal Covid, un focolaio in una città può diffondersi rapidamente a un Paese intero e poi a tutto il mondo", scrive il fondatore di Microsoft.

 

 

E l’Organizzazione mondiale della sanità, che "ha mostrato il culmine del fallimento collettivo nella preparazione nei confronti delle pandemie, malgrado molteplici segnali di avvertimento" sta "commettendo di nuovo gli stessi errori. La comunità internazionale non ha fatto granché per prepararsi alla prossima pandemia come speravo. Ma non è troppo tardi per impedire che la Storia si ripeta. Il mondo ha bisogno di un sistema ben finanziato pronto a entrare in azione non appena si presenta un pericolo. Ci serve un dipartimento di vigili del fuoco per i focolai delle pandemie", osserva Gates.

Perché, è il ragionamento di Mister Microsoft, "è difficile per qualsiasi Paese impedire da solo che una malattia si diffonda. Molti degli interventi più significativi richiedono infatti sincronismo ai più alti livelli di governo. Il mondo deve prepararsi a un allarme d’incendio multiplo, del tipo che richiede l’intervento di numerose squadre di vigili del fuoco e di dipartimenti diversi". Questi tipi di incendi "sono rari, ma quando scoppiano non c’è tempo da perdere", avverte Gates. "Le autorità locali devono sapere di poter contare su una moltitudine di vigili ben addestrati e in grado di lavorare insieme senza problemi".

 

 

Per esempio, si chiede, "se il prossimo patogeno in grado di far scoppiare un’altra possibile pandemia si diffondesse dai droplet? E se invece fosse trasmissibile sessualmente come l’Hiv? E se fosse il risultato di bioterrorismo? Ogni scenario richiede una risposta diversa, e l’Emergency Corps può contribuire a far sì che la comunità internazionale si prepari nei confronti di tutti".

Insomma, conclude Bill Gates, "la comunità internazionale deve agire adesso per far sì che quella del Covid-19 sia l’ultima pandemia, e una delle decisioni più importanti che possiamo prendere per sostenere i massimi esperti sanitari mondiali – l’Oms – è investire nel Global Health Emergency Corps, così che possa lavorare al meglio delle potenzialità". Ma "la vera domanda è se abbiamo la lungimiranza per investire in quel futuro adesso, prima che sia troppo tardi".

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