Che tempo che fa, Gaia Tortora e la rivelazione sul papà: "Quella mattina..."
"C'erano un po' di indizi quella mattina che erano strani, già dalla mattina presto": Gaia Tortora, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa su Rai 3, è tornata a parlare del calvario del padre Enzo. Che nel giugno del 1983 fu arrestato perché ingiustamente accusato di traffico di droga. La sua innocenza fu riconosciuta solo nel 1986, quando la Corte d’Appello di Napoli lo assolse. Il conduttore poi morì nel 1988. Di questa storia la giornalista di La7 parlerà anche nel libro “Testa alta, e avanti”, in uscita il prossimo 21 marzo. A tal proposito ha confessato: "Mi è costato, come tutti i libri quando si scrivono. Il momento in cui si scrivono è una terapia. Non avevo fatto i conti col doverne parlare dopo".
"Tortora, un martirio che grida ancora vendetta": Vittorio Feltri, la vergogna delle toghe
Parlando del padre Enzo, la Tortora ha raccontato: "Papà era estremamente ironico. Facevano degli scherzi con Piero Angela, con gli altri amici... e pensavo mentre vedevo queste immagini che hanno tolto la possibilità dell'allegria e della leggerezza a un'intera famiglia". Ricordando il momento dell'arresto, la giornalista ha rivelato che "dopo nulla è stato più come prima". E ancora: "Quello che ancora oggi mi addolora molto è come l'informazione ha trattato questa orrenda pagina e purtroppo non ha meno responsabilità di certa malagiustizia".
"Soltanto Vittorio Feltri e Piero Angela": Gaia Tortora, lo sfogo sul calvario di papà
Il libro della Tortora, alla fine, si chiude con un estratto di una lettera del padre indirizzata proprio alla figlia Gaia. Fazio ne ha letto una parte alla fine dell'intervista: "So che nei tuoi desideri c'è uno spazio per me e questo, credimi, mi rende felice e mi aiuta tanto".