Cruciani e il complotto delle Ong: "Strategia della tensione"
Il piano delle Ong? "Una strategia della tensione". Giuseppe Cruciani, ospite di Dritto e Rovescio nella puntata di giovedì 16 marzo, svela così il gioco sporco contro il governo. Per il conduttore de La Zanzara, infatti, alcune organizzazioni non governative tentano di "destabilizzare" l'esecutivo: "Prima l'accusa al governo Meloni era quella di non far entrare le barche nei porti, e questo non è avvenuto - spiega nello studio di Rete 4 di Paolo Del Debbio - e si è passati alla seconda fase delle accuse, ridicole, che quella di uccidere le persone".
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Da qui l'attacco ai rappresentanti di queste ong: "Ma c'è un altro elemento - prosegue - i rappresentati delle Ong e qui ne abbiamo uno (il riferimento è a Michele Usuelli di Mediterranea ndr) si dovrebbero vergognare per alcune affermazioni fatte nei giorni scorsi in cui hanno attribuito direttamente al governo di non aver salvato delle persone di fronte alle coste libiche, accusa che non hanno alcuna prova. È folle".
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Il paragone di Cruciani è dunque quello agli Anni di piombo, con il tentativo di "cercare attraverso le accuse di stragismo di destabilizzare il governo in carica. Questo è quello che fanno". Mesi addietro, con il braccio di ferro Italia-Francia, il conduttore radiofonico aveva dato una lezione ai vicini d'oltralpe, sempre pronti a puntare il dito: "Noi non possiamo prendere lezioni dalla Francia sull’umanità. L’accusa che ci fanno è patetica e ridicola, quasi da mettersi a ridere se non fosse drammatica di quelle persone che loro in questo momento stanno ricattando. Il vero ricatto sui migranti non lo sta facendo l’Italia, lo sta facendo la Francia, che dice di non voler prendere 3500 persone destinate a loro perché una nave su duecento milioni di navi arriva al porto di Tolone".