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Schlein, De Benedetti: "Cosa rischia nella giungla del Pd"

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Carlo De Benedetti, ospite della Fondazione Corriere della sera, su Elly Schlein ha confessato: "Io l’avrei votata ma non sono andato ai seggi perché mia moglie avrebbe votato Bonaccini e così non sarebbe servito a nulla". Insomma, i loro due voti si sarebbero annullati. Però l'Ingegnere - uno dei tanti delusi del Pd - ha fiducia nella neo segretaria dem: "La stimo, penso sia una persona perbene e intelligente, con passione e un notevole grado di indipendenza", ha detto. Certo, ha preseguito De Benedetti, "magari tra sei mesi ne dirò malissimo. Non so se riuscirà a muoversi nella giungla del Pd".

 

 

Quanto al governo, l'Ingegnere è stato molto duro: "Giorgia Meloni è un camaleonte, prima fa la madre che va da Vox in Spagna e parla male di tutti. Poi va in Europa e si presenta come una scolaretta". "Questo è il governo di Descalzi (l’amministratore delegato di Eni, ndr ). Ogni tanto le passa uno slogan, il fantomatico piano Mattei per esempio (è carta straccia) e lei lo ripete ad alta voce, non rendendosi conto di quel che dice". E ancora, ha sottolineato De Benedetti: "Sull’economia Meloni non ha derogato dalla linea del governo precedente perché non ci sono margini di manovra". Mentre Mario Draghi "è stato la salvezza del Paese".

 

 

E il suo acerrimo nemico Silvio Berlusconi? "Quando sono di buon umore mi fa tenerezza, altrimenti provo pena". 

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