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Elly Schlein sciatta? Il dettaglio sulla giacca che cambia tutto

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Daniela Mastromattei
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Molti del centrodestra esultano in questi giorni. E chi dice meno male che c’è lei (Elly Schlein) non ha capito nulla della neo segretaria del Pd. Non ha capito che se fosse stato eletto Bonacciani per il governo sarebbe stata non dico una passeggiata, ma una classica opposizione di sinistra.Diversamente sarà ritrovarsi sui banchi del Parlamento la rivoluzionaria Elly. E lo si è capito subito dalla sua prima frase dopo la vittoria: «Anche stavolta non ci hanno sentito arrivare». Un mandato chiaro a cambiare davvero, come lei stessa ha dichiarato. Gli imbecilli che chiamano brutta Elly Schlein non capiscono quanto sia pericolosa, scrive Camillo Langone su Il Foglio. «Magari Elly fosse brutta. Ma non lo è. La Schlein non è davvero italiana, non è davvero democratica ma non è davvero brutta, anzi: è giovane e bella, e affascinante», si legge su Il Foglio. «Bello come il peccato», scrive Nietzsche di Zarathustra. «Divinamente beffardo, divinamente infernale…». E ancora: «Elly Schlein è bella come il peccato di superbia di cui è vistosa incarnazione: superdonna col vizio di puntareildito,certissima della sua superiorità morale, sicurissima di aver ricevuto il mandato di convertire i nativi, umiliare i maschi, debellare i riottosi. È malvagia Elly Schlein ed è bella: il guaio è doppio, lo si sappia», conclude Langone. E che dire del suo look da molti descritto come sciatto.

 

Cos’ha di sciatto? Le sue giacche sembrano addirittura sartoriali. Sì, ma sono colorate e di due taglie in più, criticano. Colorate come dettano gli stilisti che contano da Prada a Giorgio Armani: le abbiamo appena viste sfilare in passerella durante la fashion week milanese. Di due taglie in più? Esattamente, stile anni Ottanta (bentornati). Sono le nuove misure della moda, specialmente con le spalle enfatizzate. Esattamente come i blazer di Elly. Che vi aspettavate che la Schlein si presentassein tubino neroColazione da Tiffany o in tailleur iperfemminile magari pure con lo spacco sexy? Il suo stile è un altro, ed è chiaro e preciso: jeans, camicia tinta unita o a fantasia, oppure a righe e a volte in denim (in alternativa la maglietta preferibilmente bianca) e giacca a tinte accese o dalla stampa molto simile a quella realizzata recentemente da Prada.

 

Parka e zainetto per concludere il look, studiato a tavolino (come tutto il resto), l’ideale per salire sul palco e fare un comizio o presentarsi alla conferenza stampa e per ricevere gli applausi dopo la vittoria. E chi scrive che l’estetica del nuovo numero uno del partito dell’opposizione rappresenta le basi diffuse tra i giovani dell’estrema sinistra, ovvero sciatteria, noncuranza e indifferenza, purtroppo non ha capito niente. E non ha capito che la sua priorità, quale l’emergenza climatica con «accordi sovranazionali ambiziosi e vincolanti», arriva da lontano (ne vedremo delle belle). Come arriva da lontano la sua proposta di sperimentare la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e di introdurre in Italia la settimana lavorativa di quattro giorni.

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