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Piantedosi-Salvini, gli insulti del Fatto: "Tocco magico per sparare cazz***"

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Odio e insulti, questo il menù quotidiano offerto ormai da lunghi anni dal Fatto Quotidiano diretto da Marco Travaglio. E la copia in edicola oggi, giovedì 2 marzo, ovviamente non fa eccezione. Il titolo di apertura è sull'inchiesta-Covid, l'indagine a carico di Giuseppe Conte, Roberto Speranza, Attilio Fontana e Giulia Gallera, ai quali si aggiungono altri 17 avvisi di garanzia.

Ma l'odio trasuda dalla vignetta firmata Natangelo, che punta i riflettori sulla tragedia di Cutro, il naufragio costato la vita a 67 migranti per il quale è partita una violentissima campagna contro Matteo Piantedosi e, in subordine, Matteo Salvini, rispettivamente ministro degli Interni e delle Infrastrutture nonché vicepremier.

 

Nella vignetta ecco Salvini con felpa verde della Lega, il quale con sguardo un poco smarrito, riferendosi alla strage, afferma: "La responsabilità di queste tragedie è dell'Unione europea...". Ma viene subito interrotto da una voce fuori campo, che è quella di Piantedosi, il cui pensiero viene sintetizzato in un brutale: "La colpa è di chi annega!".

 

Bene, sulla base di questo scambio di battute, ecco la riflessione o presunta tale di Natangelo: "... e fu dinanzi a un genio come Piantedosi che Salvini capì di essere stato definitivamente superato e di aver ormai perso il suo tocco magico per sparare cazz***". Il consueto odio, la consueta porcheria.

Clicca qui per vedere la vignetta di Natangelo

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