Superbonus, Sorgi e il sospetto su Berlusconi: "Cosa può accadere in aula"
Il Superbonus è diventato oggetto di tensione all’interno della maggioranza, dato che Forza Italia ha minacciato di non votare la fiducia se il governo Meloni dovesse metterla. Nelle ultime ore Silvio Berlusconi è intervenuto per smorzare la questione: “Da uomo di Stato e di economia, è giustificato e forse inevitabile il percorso per evitare danni al bilancio dello Stato, che potrebbero addirittura portarci a una situazione di default”.
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Il Cav non ha però fatto del tutto retromarcia rispetto alla posizione espressa dal suo partito: “Naturalmente il Parlamento sovrano discuterà il decreto, e, nei tempi richiesti, ove lo ritenesse opportuno, potrà apportare utili modifiche”. Il contenzioso interno alla maggioranza sul Superbonus è stato oggetto di analisi da parte di Marcello Sorgi: “L’idea di cavalcare il ‘no’ al taglio - scrive nell’editoriale su La Stampa - invece di congratularsi con la premier e il ministro dell'Economia per aver preso una decisione rigorosa, a salvaguardia dei conti pubblici, e in contraddizione (almeno per quanto riguarda Meloni) con le promesse impossibili della campagna elettorale, Forza Italia cavalca la protesta, rischiando di allinearsi con l’opposizione”.
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La sensazione di Sorgi è che la minaccia di non votare la fiducia e la richiesta di modifiche siano soltanto un modo per manifestare il dissenso di Forza Italia dal “metodo frettoloso” di Giorgetti e arrivare a un compromesso. “Altrimenti - è la chiosa di Sorgi - dopo quella sull'Ucraina, sarebbe un'altra incomprensibile sorpresa di Berlusconi”.