Dritto e Rovescio, Feltri scatenato contro il reddito: "Non moriva nessuno!"
Qui Dritto e Rovescio, il programma condotto da Paolo Del Debbio su Rete 4, la puntata è quella trasmessa nella prima serata di giovedì 16 febbraio. E come sempre nel talk-show di Del Debbio, si dedica ampio spazio al reddito di cittadinanza, alle storture del sussidio grillino, ai problemi che ha comportato e alle polemiche che lo accompagnano. Polemiche di chi lo vorrebbe cancellare e di chi, al contrario, lo difende a spada tratta.
E tra i critici del reddito vi è per certo, e da tempo, Vittorio Feltri, direttore editoriale di Libero, ospite in studio a Dritto e Rovescio. E il direttore si lancia in un attacco serrato al reddito pentastellato. "Prima del 2018, quindi non 100 anni fa, il reddito di cittadinanza non c'era. Ma a me non risulta che allora morisse della gente di fame per strada. Non moriva nessuno!", s'infervora Vittorio Feltri. "Oggi se tu gli togli il reddito di cittadinanza sembra che ci sia uno sterminio, ma non è vero. Il lavoro c'è, manca la capacità di farlo: se uno non ha imparato un mestiere, come farà a trova un lavoro? È difficile", rimarca il direttore.
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E ancora, riprende: "Una volta quando ero ragazzino, molti coetanei che non potevano studiare eccetera, andavano a fare gli apprendisti dal meccanico, dall'idraulico, dal muratore, imparavano un mestiere e già a 18 anni guadagnavano l'anima di chi t'è muort, come si dice a Bergamo. Perché adesso non si può fare?", conclude Vittorio Feltri, tra gli applausi del pubblico. Un punto di vista netto, chiarissimo. La bocciatura dell'assegno pentastellato è totale, per l'ennesima volta.