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Matteo Salvini contro Montanari: "Un cretino". La sparata del rettore

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Volano stracci tra Tomaso Montanari e Matteo Salvini. Il leader della Lega si è scagliato contro il rettore dell'Università per Stranieri di Siena. Il motivo? "Le Università dovrebbero aprire le menti e ospitare idee diverse e confronto. Se uno dà del 'razzista' a Zeffirelli è un cretino; ma è un cretino come passante e peggio ancora come responsabile di un'università che apre le porte d'Italia al mondo".

 

 

Il riferimento è al tweet di sabato 11 febbraio dello storico dell'arte che aveva definito il regista "mediocre razzista". "Se uno non riesce a rispettare la storia di un grande uomo di cultura, di arte, di teatro, di cinema, di poesia, sei un poveretto. Un po' di compassione, e anche però la consapevolezza che dobbiamo cambiare qualcosa, perché chi rappresenta la Toscana e l'Università italiana nel mondo non può avere il cervello così piccolo", ha aggiunto il ministro parlando con i giornalisti a Firenze a margine dell'intitolazione del Belvedere di piazzale Michelangelo al regista Franco Zeffirelli.

 

 

Parole che hanno immediatamente scatenato l'ira di Montanari: "Il ministro Salvini torna a insultarmi, e a violare l'autonomia dell'università garantita dalla Costituzione, per un mio duro e motivato giudizio sul razzismo e sulla mediocrità artistica di Zeffirelli. Per me, una medaglia. Per il Paese, invece, un ministro così è un problema". Finita qui? Niente affatto ecco che il rettore rincara la dose: "Oggi la mia città, Firenze, onora chi ha espresso in moltissime occasioni idee razziste; un consenso entusiastico alla pena di morte (da infliggere anche alle donne che hanno abortito) e alla 'parte buona' del fascismo; un ostentato disprezzo verso gli omosessuali". 

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