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In Onda, Giannini fa il guru e Senaldi gli ride in faccia

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"È nato l'asse tra Pd e bombaroli". Questo il titolo di Libero di sabato 4 febbraio. Una sintesi certo dura, ma difficile da smentire, di quanto sta accadendo dopo le parole di Giovanni Donzelli in aula sul caso Alfredo Cospito. E dopo le accuse ad Andrea Delmastro e a Giorgia Meloni, che ha escluso le dimissioni dei due, pur invitando tutti ad abbassare i toni. Il punto è che per Pd e M5s la destra deve tacere. Oppure morire, così come spieghiamo sempre nel titolo. Tanto che Donzelli, Delmastro e Ostellari sono finiti sotto scorta. E ancora, il Pd ha querelato i fedelissimi del premier per imbavagliarli, per costringerli al silenzio.

E del titolo se ne parla a In Onda, il programma di La7 condotto da Concita De Gregorio e David Parenzo, dove ospite in studio c'è il diretto de La Stampa, Massimo Giannini, mentre in collegamento ecco Pietro Senaldi, condirettore di Libero. Ovviamente, allo schieratissimo Giannini, quel titolo non piace. E così parte con la sua intemerata.

 

"Ho conosciuto Senaldi giornalisticamente parlando parecchi anni fa. E mi sono sempre chiesto cosa gli sia successo. E oggi gli dico che, lo ho sempre pensato e oggi a maggior ragione, lui è molto migliore del giornale che fa. Non so come fa a confermare e a ribadire che rifarebbe un titolo come quello. E bada bene, Senaldi, non c'entra niente lo schieramento politico", afferma Giannini.

 

Già, perché poco prima, Senaldi, quel titolo lo aveva rivendicato e confermato. E di fronte a quelle parole, al "non c'entra niente lo schieramento politico" e ai riferimento alla "persona migliore" (insomma, il direttore de La Stampa si erge a una sorta di guida spirituale", Senaldi non può che spendersi in una grassa risata. Per replicare a Giannini, basta quella.

In Onda, Giannini-Senaldi: qui il video

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