Otto e mezzo, Scanzi contro Donzelli e Delmastro: "In un Paese normale..."
"In un Paese normale non solo Donzelli e Delmastro non avrebbero mai raggiunto quello che hanno raggiunto politicamente ma si sarebbero dovuti dimettere": così Andrea Scanzi, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, si scaglia contro i due parlamentari di Fratelli d'Italia dopo il caos che si è scatenato ieri alla Camera, a seguito della divulgazione in Aula di alcuni atti "sensibili" sull’anarchico Alfredo Cospito, ora al 41-bis.
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Secondo la firma del Fatto Quotidiano sono tre le cose gravi. "La prima è la conferma che abbiamo una classe dirigente sconfortante, verbalmente violenta", ha cominciato. Poi ha aggiunto: "Grave anche il contenuto di quello che ha detto Donzelli, uno non ci può passare sopra". E infine: "Donzelli ha detto delle cose che sono riservatissime".
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Tra gli ospiti della trasmissione anche Italo Bocchino, che ha sottolineato: "Non c'è nessuna ragione per cui i due debbano dimettersi. Donzelli ha un potere ispettivo su tutti gli atti della pubblica amministrazione tranne quelli classificati e quelli dell'autorità giudiziaria, quello è un atto sensibile ma non classificato quindi poteva venirne a conoscenza, dal punto di vista formale non c'è nessun problema. Al massimo - ha aggiunto infine - può esserci un problema di critica politica".
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