Mannheimer incorona la Meloni: "La chiave del suo successo"
Il governo Meloni compie 100 giorni. Il bilancio? Positivo. Almeno per Renato Mannheimer. Il sondaggista plaude all'esecutivo guidato da Giorgia Meloni, partendo dal caso Cospito. "Ha dato un messaggio di serietà, riflessione e moderazione. Tra alti e bassi ha fatto i suoi errori, dalle difficoltà innescate dalla firma al decreto rave alla questione benzina la sua popolarità comunque resta molto alta". All’Adnkronos il sociologo non nasconde che "resta aperta la questione guerra per cui Meloni finora ha tenuto un atteggiamento molto saldo. Il presidente del Consiglio deve affrontarla adesso tenendo conto che gli italiani la temono e non la vogliono".
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D’altronde chiave del suo successo "è la capacità di fare dietrofront". Intanto, presenza di Zelensky a Sanremo fa ancora discutere. I vip si dividono in pro e contro. Mannheimer però sul tema si pronuncia così: il riscontro sarà positivo "perché il presidente ucraino parlerebbe ad un pubblico nuovo, cosa che ha dimostrato di saper fare. Ma gli effetti potrebbero anche essere deleteri - avvisa - Molto dipenderà da ciò che Zelensky dirà e da come lo dirà dato che l’Italia ha paura della guerra ed è il paese più ostile all’invio di armi. Il presidente ucraino dovrà sottolineare che pur chiedendo armamenti, è lui il primo a ricercare pace e trattative, non guerra ad oltranza".
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E il gradimento del Governo? "Non ci sono sondaggi. Il pubblico vede con sfavore le azioni degli anarchici, ma prova anche un sentimento di umanità verso il carcerato al 41 bis (Alfredo Cospito - ndr). Forse una accelerazione ulteriore da parte delle autorità non sarebbe male, se possibile".