Stefano Feltri, fango contro Meloni: "In Algeria? Antistorica e razzista"
Stefano Feltri non perde occasione per gettare fango sul governo Meloni. L'ultima sparata? Il viaggio del premier in Algeria. Giorgia Meloni è volata in Nordafrica per garantire il pieno di energia nel futuro italiano e permettere all'Unione europea di colmare il "vuoto" in Africa, riempito negli ultimi anni da Russia e Cina. Eppure il direttore di Domani ha da ridire anche su questo. Nel suo consueto editoriale arriva a dire: "Il piano Mattei per l’Africa del governo Meloni è un colonialismo fuori tempo massimo che non può funzionare". E questo è solo l'esordio.
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Addirittura secondo Feltri l'idea della "'cooperazione non predatoria' sull’energia con il nord Africa è antistorica e un po’ razzista: nel concreto, il piano Mattei si traduce nell’andare in paesi come l’Algeria, coprire il loro territorio di pannelli solari e portare poi l’energia in Europa, lasciando loro qualche briciola per il disturbo". Finito qui? Neanche per sogno, visto che il peggio deve ancora venire: "Il piano Mattei evoca Enrico Mattei soltanto nell’accezione di saccheggiare parzialmente invece che totalmente paesi più poveri. Ma se i paesi ricchi di petrolio ai tempi dell’Eni delle origini non avevano infrastrutture e domanda interna per sfruttare i giacimenti di petrolio e di gas, le rinnovabili sono alla portata di tutti. E sarebbe un po’ assurdo che l’Europa si decarbonizzasse grazie a energia rinnovabile prodotta in paesi più poveri ma anche molto inquinanti che vengono spinti a usare energie fossili mentre il Sahara produce energia verde per il ricco occidente".
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Da qua l'assurda conclusione: "Già in passato abbiamo legato i destini energetici dell’Italia a paesi instabili cui abbiamo fornito le risorse economiche e il supporto politico per diventare più forti e meno democratici, vedi la Libia di Muammar Gheddafi. Perseverare nell’errore mette in pericolo gli interessi di quella 'nazione' che Giorgia Meloni dice di voler difendere". Insomma, nulla di nuovo.