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Greta Thunberg, "il p***e piccolo": perde il controllo, chi insulta

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Da paladina del clima, Greta Thunberg si è trasformata nel giro di pochi minuti in perfetta scaricatrice di porto. Merito, si fa per dire, dell'ex campione americano di kickboxing, il mescolatissimo (e un po' cafone) Andrew Tate. Il ragazzo, oggi influencer e con cittadinanza la 19enne svedese, diventata celebre nel mondo ancora bambina per i suoi "scioperi della scuola" per sensibilizzare tutti sul problema del cimate change. Da quel momento Greta è diventata "un brand", con tanto di esercito di giovanissimi attivisti in giro per il globo impegnati nella lotta contro le multinazionali e gli stati che inquinano il mondo e il futuro. 

 

 

 

Dura, nelle accuse e nelle dichiarazioni, lo è sempre stata (indimenticabili i botta e risposta con l'allora presidente americano Donald Trump), ma stavolta la Thunberg ha perso il controllo. Tate la provoca chiamandola incautamente in causa: "Hello Greta Thunberg. Ho 33 auto. La mia Bugatti ha un motore di 8 litri. Le mie due Ferrari 812 competizione hanno 6,5 litri. E' solo l'inizio. Per favore mandami la tua email così potrò inviarti la lista completa della mia collezione di macchine e le loro enormi emissioni", ha scritto Tate in un tweet indirizzato alla militante ecologista con una sua foto mentre fa rifornimento.

 

 

 

 

La riposta di Thunberg non si è fatta attendere: "Si grazie per favore illuminami. Manda una email a [email protected]". Tradotto: energia del pene piccolo chiocciola fatti una vita punto com. A quasi 20 anni, ora si può dirlo: complimenti alla signora.

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