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Covid, Bassetti-choc: "Qualcosa sta andando male. Cosa rischiamo"

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Dopo aver definito un Natale "normale", Matteo Bassetti sul futuro deve ricredersi. Il timore è ancora una volta il Covid. Da giorni la Cina sta vivendo una nuova crescita dei contagi. E le conseguenze potrebbero essere delle peggiori. "Credo in ogni caso - esordisce l'infettivologo del San Martino di Genova - che sia stato un 2022 in cui siamo veramente usciti dall’emergenza e questo Natale ne è la prova. Un Natale in cui si è ritornati alla vita di prima". Ora però incombe lo spettro di Pechino: "Certo, quello che sta succedendo in Cina impressiona: sembra di aver messo indietro le lancette dell’orologio esattamente a 3 anni fa. Perché, se lo ricordate, i primi casi e le prime avvisaglie che qualcosa stava andando male avvenivano proprio nel periodo natalizio del 2019".

 

 

La preoccupazione è tanta: "Mi spaventa vedere un virus così contagioso che sta facendo milioni di contagi e soprattutto così tanti decessi". Il timore è la diffusione di un virus resistente al vaccino, che ci trovi impreparati e che non lasci scampo. Insomma, non stenta ad ammettere, "una nuova variante potrebbe riportarci al punto di partenza". Anche se i numeri non sono chiari, le indiscrezioni sono tutt'altro che rassicuranti: "È una situazione veramente brutta, in alcune chat si parla di 10 mila morti al giorno e di ospedali al collasso. Bisogna vietare a chi proviene oggi dalla Cina di entrare in Europa senza una quarantena preventiva di 5 giorni. Solo dopo bisogna dare la possibilità di circolare liberamente". 

 

 

Non a caso dal 26 dicembre a Malpensa è tornato lo screening Covid per chi arriva dalla Repubblica cinese e, chi atterra nello scalo milanese da un volo proveniente dal paese asiatico, viene sottoposto in aeroporto al tampone. L'unica soluzione? "Un impegno dell’Organizzazione mondiale della sanità e del mondo per un supporto al gigante asiatico". 

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