Michela Murgia, l'affondo di FdI: "Oscena idiozia sul Natale"
È un Alfredo Antoniozzi senza peli sulla lingua quello che commenta le uscite di Michela Murgia e Roberto Saviano. In un articolo dal titolo "I cattolici amano un Dio bambino perché rifiutano la complessità", la scrittrice passa alle offese. Sulle colonne de La Stampa, infatti, definisce il "cattolicesimo l’unica tra le confessioni cristiane a infantilizzare il suo Dio". E ancora: "Intorno alla nascita di Cristo è stata costruita una retorica di tenerezza zuccherosa che non trova alcun riscontro biblico. Nelle Scritture il racconto della nascita di Gesù somiglia infatti più alla trama di un film drammatico, sebbene cominci da un innesco piuttosto banale, di quelli in cui potremmo presto o tardi incappare tutti: si parte da un viaggio scomodo intrapreso per obbligo burocratico imposto dal governo".
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Non è da meno il collega che affermava: "Gesù nasce da due genitori profughi che, per metterlo in salvo, scappano via dalla loro terra e, clandestini, entrano in Egitto". Parole, quelle a ridosso del Natale, che non sono piaciute al vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. "Ennio Flaiano diceva che la libertà è così sacra da consentire agli altri dì dire idiozie e leggendo i post di due guru della sinistra, Roberto Saviano e Michela Murgia non abbiamo alcun dubbio". Il motivo?
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Presto detto: "Murgia offende i credenti riducendo la Natività a una sorta di ludismo contemporaneo. Una cosa veramente fuori dal mondo che nessun grande pensatore ateo ha mai manifestato". E l'autore di Gomorra non è da meno: "Saviano addirittura cataloga la santa famiglia come rifugiati dimenticando che la nascita a Betlemme di Gesù fu la conseguenza dello spostamento per il censimento augustiano. Siamo allo stravolgimento della storia da una parte e a una oscena rappresentazione di una religione monoteista dall’altra, fatta da due 'pensatori' che si riempiono la bocca di parole come rispetto salvo poi denigrare la cristianità".