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Federico Rampini, la morte della Ue: "Come un coltello nel burro"

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Non c'è solo il Qatar. Quanto sta emergendo dalle indagini che hanno terremotato il Parlamento europeo è una prassi ripetuta in altri paesi. Non a caso a L'Aria Che Tira, nella puntata di venerdì 23 dicembre su La7, Myrta Merlino mostra una mappa con "le possibile corruzioni". A commentarle Federico Rampini: "L'unica cosa che mi viene in mente è che la retorica di un finto progressista come il personaggio di Eva Kaili, che descriveva l'Occidente come l'impero del male, viene sostituita da questa cartina che dice l'esatto opposto".

 

 

Per il giornalista "l'Europa è una zona molto ricca piena di diritti che viene colonizzata". E ancora: siamo "una serie di potenze, di paesi emergenti, affonda nell'Unione europea come si affonda un coltello nel burro, per ottenere influenza, piegare le nostre politiche estere e asservirle ai loro interessi".

 

 

Per questo Rampini si dice indignato e per l'ex vicepresidente del Parlamento europeo non usa che parole al veleno: "I discorsi di Eva Kaili erano da antologia dello stupidario pseudo progressista, ossia noi siamo i cattivi, sfruttiamo". Da qui la stoccata conclusiva: "Se ha ancora un senso chiamarsi progressisti e perfino la parola sinistra... le radici storiche sono nella rivoluzione americana e in quella francese. Questo è il meglio che abbiamo dato al resto dell'umanità e oggi questi valori sono quelli in cui si riconoscono le donne iraniane che combattono a rischio della propria vita". 

 

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