Federico Rampini, la rivelazione su Putin: "Cosa deve nascondere"
"La visita non rappresenta una svolta, ma un punto fermo importante": Federico Rampini, ospite di Tiziana Panella a Tagadà su La7, ha detto la sua sull'incontro tra Zelensky e Biden a Washington. Secondo l'editorialista del Corriere della Sera, si tratta di "un messaggio simbolico alla vigilia di Natale, dopo 10 mesi di guerra, sulla necessità che l'Occidente continui ad appoggiare gli ucraini". Poi ha sottolineato che "c'è qualche decisione concreta da parte dell'amministrazione Biden. Ma nulla che giustifichi un peggioramento delle condizioni per la pace".
Meno immigrati? Più soldi agli italiani: lezione di Rampini, sinistra muta
Rampini, quindi, non crede alle voci secondo cui questo incontro abbia assottigliato le possibilità di pace: "Stupisce che la propaganda di Putin venga presa sul serio da qualcuno in Italia. C'è una differenza sostanziale tra fornire armi e combattere direttamente. Quando gli americani combattevano la guerra del Vietnam, avevano di fronte i nordvietnamiti comunisti, i quali venivano completamente armati e addestrati da Unione sovietica e Cina. Ma nessuno a Washington si è mai sognato di dire che la Cina e l'Unione sovietica stavano combattendo una guerra contro di loro". Secondo lui, insomma, è solo "Putin che utilizza questo argomento perché deve nascondere i suoi errori strategici".
L'intervento di Federico Rampini a Tagadà, il video
"Schifo". Benifei, la figuraccia: Rampini zittisce il capo del Pd in Europa