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Qatargate, Edward Luttwak: "C'è stato un incontro", sinistra travolta

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Edward Luttwak entra a gamba tesa nello scandalo che sta travolgendo l'Europarlamento. Intervenuto alla convention "Noi, il Mediterraneo" a Palermo, l'economista statunitense non si dice affatto stupito per il Qatargate, il terremoto che ha portato all'arresto di numerosi vertici Ue con l'accusa di corruzione. "La cosa interessante di questa vicenda è che da 60 anni quelli corruttibili sono sempre gli stessi - esordisce -. L’estrema Sinistra non si corrompe, la destra non si corrompe e il centro finanziario e atlantico non si corrompe. E poi c’è una certa sfera politica che si corrompe e non è sorprendente. Quello che sorprende è che le istituzioni europee non avevano un solo corpo di polizia. Era la procura di Bruxelles che si è occupato di una cosa di cui si doveva occupare la struttura europea".

 

 

Il politologo ricorda che "i qatarini hanno solo deserto e gli stranieri sono venuti e hanno trovato il gas". Questo ha fatto sì che il Qatar guadagnasse molti soldi. Denaro che ha fatto gola a parecchi. "A Bruxelles - prosegue - ci sono molti politici che hanno fame. O che vogliono soldi. Quindi, c’è stato un incontro tra quelli che hanno solo soldi e quelli che hanno bisogno di soldi e li hanno trovati. E li hanno trovati in un certa sfera politica". Luttwak non fa nomi, ma sembra non risparmiare nessuno.

 

 

Altrettanto schietto sulla guerra che vede gli ucraini difendersi incessantemente da mesi. Per l'economista infatti "l’unica via di uscita dal conflitto non può essere qualche compromesso fatto dietro le quinte, perché il popolo ucraino non l’accetterebbe. Serve un compromesso naturale come per esempio un plebiscito, non un referendum fatto in mezzo alla notte dai russi che fanno finta di aver votato". D'altronde il conflitto sta travolgendo anche l'Europa. Basta pensare all'aumento del costo dell’energia. Anche se su questo Luttwak bacchetta l'Italia: "Se ci troviamo in fondo a un pozzo dobbiamo chiederci come ci siamo arrivati. L’Italia ha detto 'no' alle trivellazioni del gas italiano, e ’no' al nucleare. È falso che l’Italia non ha una politica energetica: ce l’ha ma è quella di non fare niente. Ora occorre realizzare i rigassificatori". 

 

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