Oroscopo 2023, Branko e la profezia su Meloni: "Accadrà a maggio"
Giorgia Meloni avvertita. A metterla in guardia non è un politologo ma Branko. L'astrologo, impegnato nelle previsioni del 2023, vuole rassicurare il presidente del Consiglio. "Vedo in gran forma il nostro presidente del Consiglio, un tipico Capricorno. Fino a maggio potrebbe avere qualche problema, ma da maggio fino a tutto dicembre 2023 Giove in Toro le offre adeguata protezione".
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Questo però non significa che tutto andrà liscio. Lo confermano gli spostamenti dei pianeti: "I prossimi mesi - prosegue l'astrologo su Chi - saranno difficili ed enigmatici, ma esaltanti. Sempre che le persone intuiscano i segnali che arrivano dal cielo". E questi segnali sono i seguenti: "Per cominciare, Saturno chiude il suo tragitto in Acquario per entrare in Pesci e Plutone entra in Acquario dopo 248 anni. È il primo, vero segnale dell’inizio dell’Era dell’Acquario che secondo alcuni esperti sarebbe iniziata il 1° gennaio 2000, ma che di fatto comincia invece quest’anno. E non in gennaio, ma dopo il 7 marzo, quando si delinea il nuovo quadro astrale". Da qui il preavviso: "La congiunzione Saturno-Nettuno ci riporta al passaggio precedente tra il 1845-1849, gli anni della grande carestia in Irlanda e dell’esodo degli irlandesi verso l’America. L’Europa deve prepararsi all’arrivo in massa di nuovi migranti accettando la severa lezione di Saturno che ci toglierà più di una illusione".
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Questo vale anche per la guerra in Ucraina, su cui l'astrologia "non offre grandi consolazioni". Il motivo? Branko afferma che sotto questo punto di vista "dovremo aprire gli occhi. L’oroscopo di Zelensky è inquietante". Non a caso "la sua Luna di nascita lo rende rigido e amante delle armi. I nostri leader dovrebbero pensarci bene prima di seguirlo con tanto entusiasmo". E proprio sui leader italiani si sofferma l’astrologo. A iniziare da Matteo Renzi, che "può essere frenato solo dalla sua presunzione, ma io sono certo che tornerà in sella". Meno ottimistico il cielo di Matteo Salvini: "Si è rovinato con le sue mani annunciando la crisi del governo gialloverde nel 2019 e finendo all’opposizione. Aveva un cielo bellissimo, ma non lo ha sfruttato". Peggio ancora per il Pd, su cui Branko è tombale: "Le stelle non salvano nessuno di loro".