Paolo Mieli, "a chi sono andati quei soldi": la bomba sul Qatargate
Sulla scia del Qatargate, Andrea Cozzolino si è autosospeso dal gruppo S&D. L'eurodeputato napoletano ha come assistente proprio Francesco Giorgi, arrestato insieme alla compagna Eva Kaili e Antonio Panzeri nell'inchiesta per corruzione. E a due giorni di distanza lo stesso Partito democratico lo "sospende cautelativamente dall'albo degli iscritti e degli elettori". Questo però a Paolo Mieli, ospite di Tagadà nella puntata di venerdì 16 dicembre su La7, non basta: "È comunque tardi - confessa a Tiziana Panella -. Il partito socialista greco, appena saputa la notizia, ha subito sospeso la Kaili. Non ha aspettato di fare queste ritualità".
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In ogni caso per Mieli si tratta di un dettaglio non da poco: "È una cosa di un certo interesse, è doppiamente importante. Tutti si autosospendono, anche Soumahoro si è autosospeso. Io questa cosa non la capisco". Poi però spezza una lancia a favore dei dem: "Importante che il Pd lo abbia sospeso senza arresto o il ritrovamento di banconote, ma solo all'uscita di elementi imbarazzanti".
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Poi Mieli si lascia andare a una profezia. Per lui lo scandalo terrà poco banco: "Fra un po' non se ne parlerà più neanche al Parlamento europeo". Stando alle indiscrezioni dell'ex direttore del Corriere della Sera "si stanno mettendo d'accordo democristiani e socialisti per far passare la buriana". Da qui il sospetto: "La cosa in sé allude a qualcosa di molto più grande. È molto probabile che quelle cifre fossero delle provvigioni per mazzette". Insomma, che non andassero solo alla Kaili e Panzeri.