Lady Soumahoro, quanti milioni ha incassato dal Campidoglio
Più si scava e più emerge il marcio che avvolge la vicenda delle cooperative per i migranti gestite dalla suocera e dalla compagna di Aboubakar Soumahoro. È notizia dell’ultima ora che Liliana Murekatete è stata iscritta la registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla procura di Latina: lady Soumahoro è finita sotto la lente di ingrandimento per la gestione delle società accusate di false fatturazioni.
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Prima ancora La Repubblica aveva svelato che la cooperativa Karibu ha fatto affari per nove anni con il Campidoglio, con quest’ultimo che si è poi improvvisamente - e ovviamente dopo che è scoppiato lo scandalo - accorto che la coop non aveva il Documento unico di regolarità contributiva a posto. I rapporti tra la coop della suocera e della moglie di Soumahoro con il Campidoglio erano iniziati nel 2013, ovvero quando Ignazio Marino è subentrato a Gianni Alemanno alla guida di Roma.
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Il mancato versamento dei contributi da parte delle coop è emerso in Commissione trasparenza, insieme ad altri dettagli: per la coop c’è stato un impegno di spesa pari a 4 milioni e 679mila euro e sono stati pagati circa 3 milioni. Inoltre è stato evidenziato che le ultime fatture - una da 49mila euro e un’altra da 12mila - non sono state pagate essendo stato accertato che la coop non aveva il Durc in regola.