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Storie d'amore e avventura nell'antro di D'Annunzio

Nel libro di Baravelli e Cerioli si riscoprono i mondi del Vate, il suo rapporto con Mussolini e le imprese erotico-belliche-sociali di una strana coppia di amanti dannunziani. Uno spaccato dell'Italia del Ventennio

Francesco Specchia
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C'è, di solito, una certa ritrosia nel magnificare i giorni di Fiume con le mille imprese bellico-social -erotico -letterarie e nel farne romanzo storico.

È per questo -e per un indomito coraggio dannunziano che si riverbera perfino nello stile di scrittura- che Il viaggio di Ausonia di Andrea Baravelli e Ilaria Cerioli (Foschi editore, pp 320, euro 15) rappresenta un caso letterario a sé. I due autori sono uno storico e un'archeologa dedita all'insegnamento, entrambi invasi  da un particolare culto per gli anni 20/30. Sicché dallo studio meticoloso del periodo, qui s' apparecchia la storia di Ausonia e Valerio, «belli ricchi e animati da travolgenti passioni come i protagonisti del Capitan Tempesta di Salgari» che aspirano a una vita inimitabile inseguendo il Vate nell'esperimento sociale di Fiume. A loro s' aggiunge Libero ex miliziano che mastica anarchia e rivoluzione; il quale fa implodere il rapporto tra i due.

Non che non fosse già pericolante. Le scene di sesso multiplo di Ausonia e l'erotismo infiammabile negli incontri col Vate (consumato con intenti spionistici, ma in fondo non troppo) descritto come un vecchio satiro, per dire, avevano già messo a dura prova la loro storia. Metteteci poi la disillusione di Valerio ammaliato dal realismo di un Mussolini direttore del Popolo e la gestione di un tesoro francese mai restituito a D'Annunzio. Aggiungeteci un divagare inquieto tra Parigi e la Guerra civile spagnola, Verona e Parma, disegnato col palpito futurista di un Giovanni Comisso. Annaffiate il tutto con l'arte del disincanto; una prosa volutamente ipnotica («la vita è simile al battibeccare dei gabbiani»); molti tradimenti e un «sentimento acre dell'ingiustizia» che si consumano nella morte di Ausonia e in un segreto che si sviluppa, in uno spiazzamento finale, alla Filumena Marturano. Otterrete una piacevolissima lettura d'antàn..

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