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Qatargate, Rampini: "Può corrompere chi vuole", chi è il vero nemico

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Federico Rampini ha condiviso alcune considerazioni sul Qatargate con Nicola Porro, che lo ha ospitato nel corso dell’ultima puntata di Quarta Repubblica, su Rete4. Il giornalista del Corriere della Sera ha sottolineato un aspetto importante: “L’Europa conta e nel suo insieme è una potenza economica al pari degli Stati Uniti: per questo fa gola agli altri Paesi”. Tra l’altro questa storia delle tangenti provenienti dal Qatar potrebbe non essere un unicum. 

 

 

Rampini ha infatti lanciato un avvertimento pesante: “Le multinazionali cinesi possono corrompere chi vogliono perché non c’è punibilità su questo”. Nel frattempo Eva Kaili è stata arrestata dopo che nella sua abitazione sono stati rinvenuti 150mila euro più regali di valore ricevuti dal Qatar: non solo, perché in precedenza era stato fermato il padre della vicepresidente del Parlamento europeo mentre stava trasportato un trolley con dentro 600mila euro in banconote da 50. “Questa vicepresidente greca - ha commentato Rampini - avrebbe dovuto essere espulsa da un partito di sinistra solo per aver detto che il Qatar dà lezioni a noi in termini di diritti”. 

 

 

Le indagini sul giro di corruzione per favorire un “atteggiamento morbido” da parte di politici europei nei confronti del Qatar - che è il secondo paese al mondo in materia di non rispetto dei diritti umani - sono arrivate anche a Milano. A finire nel mirino è la rete italiana legata a Panzeri, ex esponente del Pd, e al suo patrimonio definito “molto consistente”. 

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