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Tagadà, Floris contro Meloni: "Dolore fisico"

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"Sottolineo il dolore fisico che prova un giornalista a vedere un presidente del Consiglio che si fa le domande da solo": Giovanni Floris, in collegamento con Tiziana Panella a Tagadà su La7, ha commentato così il format "Gli appunti di Giorgia". La premier, infatti, ha deciso di aprire la sua agenda agli elettori per mostrare loro quali sono gli obiettivi del suo governo. "Si prova un dolore proprio fisico a non poter fare qualche domanda. Però questa è la realtà italiana", ha continuato il conduttore di Dimartedì.

 

 

 

Floris, poi, ha fatto notare che non si tratta di una novità: "Anche Renzi e Salvini rispondevano a domande che si facevano da soli. Per quanto riguarda Berlusconi, all'epoca era uno scandalo che mandasse le videocassette ai tg con le dichiarazioni. Adesso invece è diventata la normalità. Bisogna abituarsi a tutto questo, è un modo di far sapere cosa pensa la presidente del Consiglio".

L'intervento di Giovanni Floris a Tagadà

 

 

 

Parlando del clima che accompagna la manovra, invece, il giornalista ha spiegato di non vedere nessuna novità: "È quello che accompagna da sempre le manovre, all'interno - questo va detto in favore del centrodestra - non c'è nulla di nuovo nelle diatribe e negli scontri che ci sono quando si arriva al dunque nella manovra perché ognuno tira dalla parte che gli interessa. Fuori invece c'è la contestazione. Tra l'altro, in assenza di opposizione, è lasciata ai sindacati che non sembrano neanche molto uniti e non hanno più la presa di una volta. Quindi non è uno dei climi peggiori con cui si sono confrontati i premier nella storia italiana".

 

 

 

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