Ferragni, frase choc della De Gregorio: "Stelline sul seno, come lady Soumahoro"
Concita De Gregorio in difesa di Lady Soumahoro. L'editorialista di Repubblica, dopo aver taciuto a lungo sul caso, ora si esibisce in una difesa d'ufficio di Liliane Murekatete. Ma la sua difesa, vi avvisiamo, fa acqua da tutte le parti. Per difendere la compagna di Soumahoro la De Gregorio tira in ballo Chiara Ferragni. Una mossa del tutto inspiegabile.
"Devastata". Esplode l'ira di lady Soumahoro, chi porta alla sbarra per le foto hot
La Ferragni infatti non ha nulla a che fare con la Murekatete, ma leggete qui per capire meglio a cosa si è spinta la De Gregorio: "La prima domanda a cui non trovo risposta è in cosa divergano, a parte gli esiti, le aspirazioni di Liliane Murekatete (compagna del sindacalista Aboubakar Soumahoro, lui al centro di una bufera politica e reputazionale, lei esibita e irrisa in tv come colpevole di aver posato dieci anni fa seminuda e di amare, oggi, gli abiti di marca) e quelle di Chiara Ferragni, la più popolare influencer italiana al mondo, una trentina di milioni di follower su Instagram, imprenditrice di se stessa, prossima co-conduttrice del Festival di Sanremo e riferimento per milioni di giovani donne".
"Devastata". Esplode l'ira di lady Soumahoro, chi porta alla sbarra per le foto hot
E fin qui ci siamo già persi. Ma sentite poi come prosegue la De Gregorio: "Ferragni, quest’estate al centro di una piccola polemica perché nelle foto aveva — cito — “le stelline sulle tettine”, cioè si fotografava in mutande come è liberissima di fare, nella vita ha messo il suo corpo da Barbie al servizio della sua personale impresa. Ha esibito se stessa per avere popolarità, ha pubblicizzato abiti altrui fino a essere corteggiata dai grandi marchi e, quando è diventata abbastanza celebre, ha messo in commercio il suo. Un talento imprenditoriale celebrato dalle femministe come esempio di emancipazione. Il metro del successo sono i soldi, naturalmente: è un criterio mercantile. La cercano Liliana Segre e gli Uffizi: una sua foto al museo della Shoah o davanti a un Botticelli vale oro. Dunque: un modello virtuoso. Non vedo perché una giovane donna arrivata in questo paese dal Ruanda non debba prendere appunti e provare a imitarla. Chiedo. Se il gioco è questo, è così che si fa". La De Gregorio scorda che le critiche mosse a Lady Soumahoro non hanno nulla a che fare col suo corpo, ma di fatto sulla discrepaza tra la vita ostentata e i retroscena delle inchieste che alzano il velo sulla gestione delle coop e gli stipendi non pagati.